Lo spreco alimentare è un problema esteso a tutta la filiera, dal campo alla tavola, con conseguenze negative sul piano economico, ambientale e sociale. L’aumento dei rifiuti, l’incapacità di soddisfare la domanda alimentare globale, l’inquinamento delle risorse idriche sono solo alcuni esempi.
Ridurre perdite e sprechi e favorire pratiche di produzione e consumo responsabili può, invece, contribuire al benessere delle persone e del Pianeta. Anche i consumatori possono fare la loro parte per migliorare la situazione.
Ma come ridurre lo spreco alimentare a casa e rendere la nostra cucina più sostenibile ogni giorno? Ecco i nostri consigli.
I numeri del fenomeno
Secondo le stime dell’Unione Europea, ogni anno in Europa vengono generati quasi 60 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (131 kg per abitante). Di questi, la quota più alta (il 54%) proviene dalle famiglie, mentre al secondo posto troviamo la lavorazione e la produzione di alimenti (con il 21%). Numeri impressionanti, che riaffermano la necessità di un’azione diffusa su più livelli con interventi sia sulle perdite che sugli sprechi.
L’Italia è uno dei Paesi più sensibili all’argomento, come conferma anche l'indagine del 2023 di Waste Watcher, International Observatory on Food&Sustainability, realizzata nell’ambito della campagna Spreco Zero di Last Minute Market e dell’Università di Bologna con il monitoraggio Ipsos.
Negli ultimi anni, gli italiani hanno ridotto significativamente gli sprechi (-25% rispetto all’estate del 2002): un risultato positivo, dettato però anche dall’aumento dell’inflazione. Il caro prezzi ha infatti inciso sul carrello della spesa, che è andato via via diminuendo.
Tuttavia, la fotografia del nostro Paese rivela che sono ancora quasi 470 i grammi di cibo che vengono buttati ogni settimana, in prevalenza frutta fresca e insalata.
12 consigli per ridurre lo spreco alimentare
Ridurre lo spreco alimentare è possibile adottando accortezze e comportamenti virtuosi, facili da mettere in pratica anche quando lo stile di vita è frenetico: ecco i 10 principali per una cucina più sostenibile.
- Pianifica i pasti
Il piano settimanale dei pasti è un modo per evitare di comprare più del necessario e ritrovarsi poi a buttare alimenti non consumati, sprecando cibo e soldi. Programmare i pasti con anticipo, stabilendo cosa mangiare quando anche in base agli impegni quotidiani, serve infatti a definire la lista della spesa e le relative quantità, senza farsi tentare da acquisti d’impulso che rischiano di finire nella spazzatura. - Preferisci alimenti sfusi a quelli preconfezionati
A proposito di quantità, quando possibile, è preferibile scegliere alimenti sfusi - di cui selezionare i quantitativi al bisogno - piuttosto che quelli preconfezionati. Questo è utile non solo per evitare di eccedere con gli acquisti, ma anche per ridurre i rifiuti legati al packaging. - Meglio porzioni piccole
“Avere gli occhi più grandi della bocca”, come dice il proverbio, può essere dannoso anche in termini di spreco alimentare. Meglio fare porzioni ridotte piuttosto che abbondanti e limitare così il rischio di avanzi difficili da riutilizzare. Se qualcuno vorrà il bis, potrà servirsi in un secondo momento. - Attenzione alla scadenza
La data di scadenza è un altro aspetto essenziale da considerare per evitare di comprare alimenti e ingredienti che poi non verranno usati.
È importante distinguere tra le diciture presenti in etichetta:
- “Da consumare entro il…”: indica la data entro la quale cibi deperibili come latticini, carne refrigerata e piatti pronti devono essere consumati, perché dopo non è più sicuro mangiarli;
- “Da consumare preferibilmente entro il…”, invece, significa che l’alimento conserva intatte le proprie qualità fino a una certa data, ma può essere consumato anche dopo, nonostante qualche variazione di colore, sapore e consistenza. Solitamente, affidarsi ai propri sensi basta per verificare se è ancora commestibile. - Prodotti freschi e di stagione
I prodotti di stagione, meglio ancora se acquistati direttamente dal produttore o in punti vendita vicini, garantiscono maggiore freschezza e durata poiché non sono sottoposti a lunghi passaggi logistici. Una scelta che supporterà anche l’economia locale, limitando l’inquinamento legato ai trasporti. - Occhio alle indicazioni di conservazione
Altro punto fondamentale riguarda la conservazione del cibo: rispettando le indicazioni in etichetta, eviterai che si deteriori precocemente. È importante però verificare che le condizioni del frigorifero siano ottimali (ovvero con una temperatura tra 1 e 5 gradi). Quando possibile, è inoltre consigliabile conservare gli alimenti in contenitori ermetici per mantenerli freschi e impedire a eventuali insetti di intaccarli. Infine, ricorda che molti alimenti e pietanze possono essere congelati per essere mantenuti più a lungo! - Organizza la cucina e il frigo Anche l’ordine della dispensa e del frigorifero può essere un alleato contro lo spreco. Un altro trucco per non ritrovarsi a buttare il cibo, infatti, è sistemare i prodotti con scadenza ravvicinata più avanti, lasciando indietro quelli a più lunga conservazione. In questo modo, avrai sempre sott’occhio quelli che è bene consumare per primi.
- Se condividi non sbagli
Perché buttare ciò che non usi quando puoi donarlo a qualcun altro? La condivisione è un modo perfetto per liberarti del cibo in eccesso senza gettarlo. Se ti accorgi di aver acquistato troppi prodotti o qualche imprevisto ti impedisce di mangiarli, potresti regalarli ad amici, parenti o vicini di casa: non avrai la certezza che verranno consumati, ma almeno avrai dato loro una seconda possibilità! - Non farti ingannare dall’apparenza Purtroppo l’aspetto estetico condiziona i nostri acquisti e, spesso, anche i nostri comportamenti in cucina. Frutta e verdura ammaccate e imperfette però possono essere usate per guarnire dolci, in frullati freschi o bevande estive. Per esempio: hai mai provato lo smoothie di ananas, arancia e banana? È perfetto per aggiungere una nota golosa e originale alla tua estate!
- Ricette antispreco per una cucina sostenibile e creativa Rimanendo in tema, gli avanzi possono diventare materia prima per ricette antispreco, semplici e creative. La frittata di pasta è un grande classico per recuperare la pietanza del giorno prima, ma anche il pane vecchio può dare grandi soddisfazioni, dalle polpette alla pizza di pane raffermo. Il risotto avanzato è il candidato ideale per gli arancini siciliani, mentre le lenticchie rimaste dalle feste si prestano benissimo per delle ottime frittelle. Sapevi che anche gli scarti possono essere ingredienti di prima scelta? Prova l’acqua aromatizzata con i piccioli delle fragole, oppure le chips di baccelli di fava o ancora le bucce di patata fritte: preparazioni veloci che danno valore alle parti meno nobili - ma non per questo meno sane o gustose - di frutta e verdura.
- Usa le app contro lo spreco
La tecnologia può essere un valido aiuto per limitare gli sprechi. Qualche esempio? “Too Good to Go”, l’app dedicata al recupero delle eccedenze alimentari presso bar, ristoranti e negozi locali che consente di acquistare prodotti ancora buoni a prezzi scontati, salvandoli così dalla pattumiera. “Sprecometro” aiuta invece ad avere un’idea precisa di quanto cibo gettiamo ogni giorno: dopo aver misurato lo spreco alimentare di ciascuno, lo traduce in valori economici (Euro) e ambientali (H2O e CO2). “Svuotafrigo” funziona come un motore di ricerca e propone ricette a partire dagli ingredienti che hai nel frigo, per stimolare la creatività e limitare gli sprechi. - Trasforma gli avanzi in compost
E quando proprio non puoi fare a meno di buttare, esiste sempre un’alternativa all’immondizia: il compostaggio! Si tratta di un processo naturale che, grazie all’azione di alcuni microrganismi, trasforma i rifiuti organici in ammendante compostato: un fertilizzante estremamente nutriente per le piante e il suolo. Così facendo, ridurrai gli sprechi alimentari e il tuo impatto sull’ambiente e le sue risorse.
Anche Unicoop Tirreno contrasta lo spreco alimentare
Coop ha da sempre a cuore la sostenibilità alimentare e partecipa attivamente alla lotta allo spreco con azioni mirate. Tra queste c’è il progetto “Buon Fine”, sostenuto - da ormai vent’anni - anche da Unicoop Tirreno, che prevede la donazione di prodotti prossimi a scadenza o con confezioni sciupate ad associazioni locali che aiutano persone in difficoltà. Grazie ai supermercati aderenti sul territorio, nel 2023 sono stati recuperati prodotti corrispondenti a 325mila pasti. Un risultato che si intreccia con quello di un’altra iniziativa: “Mangiami subito”, in cui i prodotti con scadenza ravvicinata vengono messi in vendita al 50% del prezzo.
Lo spreco alimentare, lo dicevamo all’inizio, è un problema che riguarda tutti e tutti possiamo fare la nostra parte, anche quando facciamo la spesa.