La fabbrica di cioccolato
Dalle tavolette alle praline, dai cremini agli snack energetici, con ben 35 novità che hanno fatto via via la loro comparsa sugli scaffali. Nell’assortimento Coop il piacere del cioccolato in tutte le sue varianti: combinazioni inaspettate, da intenditori, biologico, equo e solidale, conveniente.
In principio erano il fondente e al latte, con relativi schieramenti di sostenitori. Ora tavolette di cioccolato arricchito scorrono davanti a noi nelle corsie di supermercati, pronti a riceverne in pieno viso il profumo appena scartate e il sapore in bocca, lentamente come si conviene a ogni esplorazione che si rispetti. Lampone, caramello salato, arancia, cocco, pistacchio, latte alpino: nell’assortimento Coop la nuova gamma di tavolette di cioccolato arricchito ha sei sfumature di gusto che si uniscono all’aroma intenso del cioccolato fondente o alla cremosità di quello al latte. Ciascuno può incontrare la sua e farsi condurre a un ordine di percezione diverso. Semplicemente, senza esagerazione né metafore: sorprendente.
A tavoletta
A guidarci tra le sottili tavolette (100 grammi) la pioggia dell’ingrediente gustoso, a cui il cioccolato si unisce in una simbiosi ben riuscita, e il colore della loro “carta d’identità” al centro della confezione. Cerchio bianco per il latte alpino che va incontro alla cremosità del cioccolato con il suo gusto avvolgente; celeste se al cioccolato al latte si abbina il sapore esotico del cocco; verde vuol dire sintonia tra il fondente, raffinato e intenso, e l’autentico sapore di pistacchio in granella; rosa tra il sapore del cacao e quello dolce- acidulo di lamponi a pezzi; giallo se le scorze di arancia scintillano nel cioccolato fondente e aggiungono alla sua eleganza l’intensità; arancione se il dolce è meglio un po’ salato con caramello e sale che rendono il gusto del cioccolato ancora più deciso. La confezione ci dice anche che il cacao è certificato Fairtrade, cioè equo e solidale, il che significa migliori condizioni di vita e di lavoro per agricoltori e produttori dei paesi in via di sviluppo. Ed è “buono così” in tutti i prodotti a marchio Coop. Tanti, ben 55, di cui 35 nuovi di zecca. Si spalanca un vero e proprio percorso di degustazione, che comincia con una successione di puro cioccolato fondente, per spingersi sempre di più nelle profondità del cacao: 72%, 85%, 90% e addirittura 99% di cacao minimo. Tra le nuove tavolette anche quelle con frutta secca, in cui croccanti nocciole e mandorle intere impreziosiscono il cioccolato fondente, gianduia e bianco..
Dolce stil novo
Fondente con granella di mandorla o pistacchio, al latte con granella di nocciola, queste barrette golose ed energetiche sono prêtes-à-manger, come i wafer o fru-fru – se vogliamo ricordarne col suono leggerezza e croccantezza –, con crema al cacao ricoperti con cioccolato al latte: dolce stil novo dunque anche per gli snack, gradevoli e pratici anche fuori casa. E anche per il cioccolato ViviVerde, 100% biologico e con ingredienti Fairtrade, un “novello”: il fondente 93% che si aggiunge alle versioni bianco, al latte, fondente extra 70%. Nuove tappe per esploratori del gusto e intenditori nel viaggio tra Africa e Sudamerica, alla scoperta delle origini del cacao, sapientemente dosato in percentuali diverse per bilanciare aroma, intensità, persistenza: nella linea Fior fiore ultimi arrivati il cioccolato fondente di Ecuador e Perù e al latte della Repubblica Dominicana, dalla quale già proveniva il fondente extra, questo anche del Madagascar. L’unico Igp (Indicazione geografica protetta) in Europa viene dalla Sicilia ed è il cioccolato di Modica dalla caratteristica granulosità, fatto secondo un’antica ricetta settecentesca con due soli ingredienti: pasta amara di cacao e zucchero. Ebbene, anche qui uno straordinario sapore si aggiunge alla versione base e all’arancia (con scorze di arancia candite): al peperoncino. Il piccante si congiunge alle note intense del cioccolato, esaltandolo. E noi con lui.
Una tira l’altra
Alcuni storici attribuiscono ai maestri cioccolatieri piemontesi, che per primi lavorarono il cioccolato in Europa, il merito di aver scoperto l’arte della pralineria raccogliendo dalla Francia l’eredità della graziosa pasticceria mignonne. Prodotte solo con i migliori ingredienti selezionati, nel rispetto della tradizione cioccolatiera piemontese, appunto, le praline Fior fiore: tartufi, nero e bianco con nocciole scelte, e quattro versioni di tartufi assortiti, cioccolato bianco con granella di cocco, cioccolato al latte con granella e pasta di pistacchio, cioccolato al latte (cacao minimo 30%) con granella di torrone, extra fondente con nocciole e granella di fave di cacao; poi i cremini e i gianduiotti, classici, al pistacchio e fondenti, questi gli ultimi arrivati. Così come i cremini alle nocciole e pistacchi e alle nocciole al gusto tiramisù, le praline di cioccolato fondente ripieno di nocciole e cacao a marchio Coop, che si vanno ad aggiungere ai classici gianduiotti, da offrire o da offrirsi. Il gesto di mettere la mano in questi sacchetti ci fa scoprire nel banale la soglia del mistero: una pralina tira l’altra.
Classici moderni.
Conoscenze note per gli amatori i Cuneesi, praline della tradizione piemontese in cui una morbida crema al rhum è racchiusa in un guscio di cioccolato fondente extra, e i Croccantini di Benevento, in cui nocciole selezionate sono in sintonia con un delizioso cioccolato fondente, secondo la tradizione campana, in perfetto stile Fior fiore. Classici per chi il cioccolato lo compra in Coop i cioccolatini assortiti e le tavolette Solidal (fondente extra, bianco, finissimo al latte, anche nella versione senza zuccheri aggiunti), certificati Fairtrade. Buoni anche per chi coltiva e produce perché, acquistandoli, si contribuisce a promuovere lo sviluppo economico e sociale delle comunità del Sud del mondo in cui operano le cooperative o i produttori delle materie prime certificate: cacao, zucchero di canna e vaniglia. Moderne e classiche, al tempo stesso, le tavolette gli Spesotti di cioccolato al latte, fondente e bianco, e il sacchetto giallo di praline assortite: il punto esclamativo sulla confezione significa che a essere irresistibile è anche il prezzo. Non ci troveremo nascosti i biglietti d’oro con cui varcare i cancelli de La fabbrica di cioccolato del signor Wonka, firmata Tim Burton, ma spezzando una tavoletta sembra che qualcosa di magico possa accadere. Ogni volta..
Ben conservato
Dove e come conservare il cioccolato? Nella sua confezione originale oppure avvolto in carta di alluminio o nella pellicola trasparente, lontano da fonti di luce e di calore, in un luogo fresco e asciutto. Se i prodotti sono un po’ più delicati, ad esempio, cremini o gianduiotti, o quando le temperature sono più alte, meglio la conservazione in frigorifero.
Cedere alla tentazione
Quando si ha sete, si beve. E quando si ha fame? Si beve lo stesso. Per la precisione si tracanna a gran sorsi il fiume di cioccolato della fabbrica di Willy Wonka, usando una mano per sostenersi all’argine del torrente e l’altra come una tazza non troppo capiente che mulina di gran lena il delizioso cacao. D’altra parte, come ben diceva Oscar Wilde, “l’unico modo per resistere alle tentazioni è cedervi”. E come trattenersi di fronte a un mare sconfinato di cioccolata, fra colline lussureggianti e frutta candita, zuccherini colorati e meringhe alla francese? Semplicemente non ci si trattiene. Attenzione, però, a non perdere l’equilibrio. Perché a ritrovarsi inzuppati da capo a piedi come Augustus Gloop, nella pellicola di Tim Burton La fabbrica di cioccolato, non ci vuole niente. E ancor meno a finire, come Augustus, nelle tubature della fabbrica, mentre nell’aria risuona una canzoncina degli adorabili Umpa Lumpa. F.L.
Occasionalmente
Sul corretto rapporto con il cioccolato il parere della dietista*.
Senza pensare a quanto sia salutare, godiamoci il cioccolato perché è una gioia per il palato, da concedersi ogni tanto e in piccole quantità. Questa considerazione, sebbene possa sembrare contraria a ogni regola dietetica, deriva innanzitutto dal fatto che le Linee guida per una sana alimentazione inseriscono il cioccolato tra gli alimenti “voluttuari”, cioè alimenti non necessari perché la loro composizione nutrizionale, particolarmente ricca, può alterare l’equilibrio della dieta. Perciò se ne raccomanda un consumo occasionale. Inoltre, gli effetti benefici del cioccolato sono prevalentemente legati alle sostanze antiossidanti in esso contenute; si parla, dunque, di cioccolato fondente (con contenuto di cacao puro tra il 70 e il 99%) e non di altri tipi di cioccolato, men che meno di quelli “per bambini” che troppo spesso hanno percentuali di cacao bassissime, ma sono ricchi di zuccheri e altri grassi.
*Ersilia Troiano