Gli anniversari rappresentano occasioni preziose per ricordare e riflettere sul passato, ma anche per ragionare sul presente e coniugare i verbi al futuro. Quale significato assumono 80 anni di vita della nostra Cooperativa? Come possiamo celebrare concretamente la ricorrenza del 26 febbraio rispettando lo spirito originario? Innanzitutto, impegnandoci per rendere vivi e attuali i valori che ne hanno ispirato la nascita, a cominciare dai prodotti che devono essere di qualità a pezzi convenienti, continuando ad attivare azioni socialmente responsabili, rafforzando le relazioni con i soci, le persone, le comunità. Per farlo stiamo lavorando a un programma di consolidamento e rilancio (di cui vi parliamo a p. 17 e seguenti, ndr) per migliorare e rendere più forte la presenza della Cooperativa e della Cooperazione nei diversi territori, tanto più utile in tempi complessi come quelli che stiamo vivendo.
Ormai da anni una crisi si succede a un’altra, non solo in Italia, senza più una crescita serena ed equilibrata, tanto che si può parlare di un nuovo ordine che nei fatti è un disordine: il lavoro è sempre meno stabile e remunerativo, le famiglie sono impoverite, le dinamiche demografiche portano verso una popolazione sempre più anziana e sola, a prevalere è l’incertezza per il futuro. Ebbene, in questo contesto e per fargli fronte, il movimento cooperativo ha avviato un percorso di riflessione su sé stesso, partendo dal presupposto che la Cooperazione è una leva fondamentale per dare risposte ai bisogni delle persone, che Coop è un’impresa di persone, che le persone sono la sua forza. L’Onu ha dichiarato il 2025 Anno internazionale delle Cooperative con la motivazione che costruiscono un mondo migliore perché creano occupazione, perché favoriscono l’integrazione sociale, perché sono tasselli fondamentali dello sviluppo sociale ed economico dei territori, perché lo sviluppo che promuovono è sostenibile.
Dunque la Cooperazione di Consumo è necessaria e lo è soprattutto in quei territori dove la crisi si fa sentire maggiormente, dove i cambiamenti demografici portano verso uno spopolamento e un invecchiamento della popolazione, territori meno competitivi economicamente, non più appetibili per le forme convenzionali di commercio e di servizi, in cui i cittadini a quei servizi non hanno parità di accesso rispetto agli altri. Ecco, celebrare l’ottantesimo compleanno della Cooperativa nell’anno dedicato alla Cooperazione acquista ancora più significato e lo celebriamo mettendo in primo piano i suoi valori storici di difesa del potere d’acquisto, di qualità, di solidarietà, di responsabilità, attraverso un piano di rafforzamento e di sviluppo che parte dall’identità di Coop per guardare al futuro.
Ripensando alla nostra storia tanto è l’orgoglio perché quella storia non l’abbiamo scritta da soli, ma insieme alle altre Cooperative, creando passo dopo passo un sistema su cui le persone possono contare, un modello economico alternativo che ha nell’equità sociale il suo carattere distintivo.
E continueremo a farlo, tornando alle fondamenta, ridefinendo il senso della missione cooperativa, una comunità di valori capace di offrire risposte concrete e al passo coi tempi a soci e clienti, partendo dalla propria esperienza storica.
Simonetta Radi, presidente Unicoop Tirreno