Foglia d'oro
Oltre 780 prodotti, una sola filosofia: rispettare la natura e garantire il benessere delle persone. Il marchio ViviVerde Coop, verde per davvero.
Come quando si sfoglia un carciofo fino al cuore o si scarta un cioccolatino, sfogliando gli strati di senso di un prodotto ne scopriamo il valore e la capacità di sprigionare significati che neanche l’abitudine riesce a cancellare del tutto. Le “cose” sono a portata di mano non solo come mondo di cose, appunto, ma altrettanto immediatamente come mondo di valori. Così ViviVerde sull’etichetta di un prodotto Coop significa relazione armonica tra tutela della natura e benessere delle persone e riunisce sotto la stessa foglia del marchio due anime: alimentare, con prodotti da agricoltura biologica, e non alimentare, con prodotti ecologici o certificati naturali.
Beni di natura
Dunque prodotti che sanno rispettare la natura, col minimo impatto ambientale grazie a materiali e processi di produzione sempre più eco-compatibili, buoni e sani, come natura comanda: sono oltre 780 i prodotti ViviVerde, dall’ortofrutta alla carne, ai prodotti di largo consumo confezionati, dal pesce ai formaggi, e tanti altri prodotti ancora, tutti biologici, provenienti da aziende rigorosamente selezionate, certificate e controllate. E poi i prodotti per la cura della persona, certificati Natrue, passando per la detergenza casa, il tessile e gli accessori per gli animali, oltre a molti articoli non alimentari, tutti ecologici, per un assortimento complessivo cresciuto negli ultimi 3 anni di oltre il 3%. Librandosi sopra le singole diversità e guardando a un’“universalità omogenea”, ecco che le certificazioni ambientali – Biologico, Ecolabel, Ecocert, Natrue –, le soluzioni tecnologiche e di processo, la chiarezza e trasparenza delle informazioni in etichetta sgombrano il campo dai dubbi che quella mela o quella crema, quel biscotto o quella carta igienica siano “verdi” davvero.
Il 40% degli italiani risulta confuso dalle tante “rivendicazioni green” di aziende piccole e grandi che non permettono di capire l’effettivo profilo di sostenibilità del prodotto, sfuggenti, se non addirittura menzognere. Ce lo dicono ricerche recenti (Nomisma e Osservatorio Shopper marketing for conscious shopping, di Retail Institute Italy e Università di Parma, in collaborazione con Niq) che confermano anche l’esigenza diffusa di uno stile di consumo sobrio, sostenibile, salutare, tradizionale, semplice, oltre che conveniente. E, infatti, le due principali motivazioni per la scelta di un prodotto biologico sono la salute (27%, stabile negli anni) e la sostenibilità (23%, in crescita). Un altro dato: il 90% della popolazione d’età compresa tra 18 e 65 anni ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto alimentare bio nell’ultimo anno.
Ecologiche di nome e di fatto le ricariche detergenti per la pulizia della casa (da 70 ml), prodotti concentrati da diluire in acqua, cioè anticalcare bagno per tutti i sanitari e ovunque si annidino residui di calcare, vetri multiuso e sgrassatore universale per i ripiani della cucina, i fornelli e per lo sporco particolarmente ostinato, facili da usare ed efficaci. Il valore ambientale di queste ricariche dipende dall’intreccio di più aspetti: formule ispirate a criteri di sostenibilità, tensioattivi di origine vegetale provenienti da fonti rinnovabili, assenza di coloranti, flaconcini con il 50% di plastica riciclata e poco ingombranti, con conseguente riduzione, anche in questo caso, di imballaggi e dei rifiuti, ottimizzazione dei trasporti: si possono trasportare fino a 198mila confezioni di ricariche in 1 camion, 8 volte di più rispetto ai flaconi da 750 ml.
I prodotti parlano da sé, per riformulare un’espressione antica, e per loro tramite arriva il messaggio custodito dalla foglia ViviVerde: difendere l’ambiente oggi è una necessità anche per domani. L’elemento attivo, però, siamo noi che vediamo, scegliamo e compriamo le cose. Non meraviglia che la parola “cosa” sia la contrazione del latino causa, ossia di ciò che consideriamo così importante e appassionante da impegnarci in sua difesa. Dunque vivi... verde?
Green book
Coop story: dalla parte della natura, non da ora.
Oggi si chiama ViviVerde, è marchio noto e riconosciuto quando i raggi della nostra attenzione investono il lato ecologicamente rispettoso di un prodotto, un marchio che ha nella trasparenza e nelle certificazioni i suoi punti di forza.
Ma Coop ha fatto da tempo la scelta di stare dalla parte della natura. Risalgono agli anni Ottanta le prime esperienze di vendita di prodotti biologici e le prime campagne per l’ambiente, come quella per la riduzione di fosfati nei detersivi.
È degli anni Novanta la vendita della prima ortofrutta biologica a marchio del fornitore e a quello naturali-biologici, mentre alla fine di quegli anni fanno la loro comparsa i primi prodotti biologici confezionati a marchio Coop, tra cui i cereali per la prima colazione, e sul versante ecologico la carta igienica Coop col marchio Ecolabel.
Nel 2000 il lancio della prima linea Coop da Agricoltura biologica e nel 2001 il primo prodotto di tessuto certificato FSC, che attesta la gestione sostenibile, etica e salubre delle foreste.
Altro capitolo nel 2002 quando nascono i nuovi brand bio-logici Coop ed eco-logici Coop, in cui nel 2004 entrano piatti e bicchieri in PLA, molecola d’origine vegetale ottenuta dal mais. 2009: biologico ed ecologico vengono riuniti sotto la stessa foglia del ViviVerde, perché due facce della stessa medaglia, la sostenibilità.
La gamma si amplia e si specializza l’anno successivo: farine, confetture, piatti pronti. Sul versante ecologico prende avvio una linea cosmetica con almeno il 98% di ingredienti di origine naturale, a cui seguiranno articoli da toilette e solari. E da allora sempre più prodotti di tutte le categorie e tutti i reparti: la storia green di Coop continua.
Biologicamente
Una consapevolezza che significa guardare “dentro” le cose, comprendere le differenze tra il prodotto bio e quello convenzionale e i vantaggi concreti del metodo biologico per l’ambiente. Ecco perché scegliere i cereali per la prima colazione integrali ViviVerde, perché l’agricoltura biologica prevede tecniche di coltivazione rispettose della natura, che escludono l’utilizzo di ogm e riducono l’uso di sostanze chimiche di sintesi, contribuendo a preservare l’ambiente, la biodiversità, il suolo, l’acqua e l’aria; perché il farro e l’avena sono 100% italiani. Dal sapore semplice e deciso, tuffati nel latte o al fianco di succhi di frutta e bevande vegetali, ma anche arricchiti con frutta secca, fresca di stagione o con altri ingredienti a piacere, “dentro” sono questo i fiocchi d’avena, il farro soffiato al naturale, al miele (ottenuto dalla semplice soffiatura del chicco intero e arricchito con miele millefiori) o ai mirtilli (ottenuto dalla semplice soffiatura del chicco intero con l’aggiunta del succo concentrato del mirtillo) e i flakes di farro e cioccolato.Per la colazione dei più piccoli biologiche anche le nuove ciambelline di cereali alla frutta, coi colori accesi e gli aromi della frutta e della verdura, avena e mais 100% italiani, nutrienti perché ricche di fibre, a basso contenuto di grassi. Anche nella versione al miele, il corretto contenuto nutrizionale di queste ciambelline le rende adatte alla tavola dei bambini dai 4 ai 10 anni, per la felicità delle madri oltre che di madre natura. Biologica anche la merenda con i nuovi plumcake di farro e crostatine di farro integrale ai mirtilli. Il gusto della naturalità certificata bio si declina così: 100% di farina di farro, niente olio di palma, -65% (nei plumcake) e -40% (nelle crostatine) di grassi saturi rispetto alla media delle merendine più vendute (fonte: Unione Italiana Food)..
Più salubri, migliori da un punto di vista nutrizionale e organolettico, “sorvegliati speciali”, cioè più controllati rispetto alla produzione convenzionale: ormai i più informati e sensibili lo sanno che i prodotti biologici sono così. Ma non è sempre facile orientarsi tra le varie proposte e le varie marche. Le tante virtù del ViviVerde, a cominciare dalla correttezza.
Linea verde
Proseguendo sulla via del dare o ridare senso alle cose, ricordiamo a titolo esemplificativo, perché non si finirebbe mai di dire, il detergente solido viso e corpo con olio di oliva biologico e carbone, il detergente solido viso e corpo con orzo e burro di karité biologici, lo shampoo solido delicato con olio di semi di girasole, uva e melograno biologici, e il balsamo solido delicato, stessi ingredienti dello shampoo, anch’esso per tutti i tipi di capelli. Anche in questi prodotti sono depositati dei principi: si tratta, infatti, di cosmetici certificati 100% natuprodottirali secondo il disciplinare Natrue, senza oli minerali, siliconi, coloranti e profumi sintetici, PEG (polietilenglicole), polimeri sintetici, con test specifici per il contenuto di nichel, cromo e cobalto, con ingredienti da agricoltura biologica, fragranze naturali, formule dermatologicamente testate, materiali di confezionamento riciclabili, con conseguente riduzione degli imballaggi e dei rifiuti, cioè meno flaconi di plastica utilizzati e confezioni in carta riciclabile. Quando sicurezza del consumatore, rispetto per l’ambiente e risparmio vanno di pari passo.