la campagna di Coop per il monitoraggio, il ripristino e la protezione di tratti di praterie di Posidonia oceanica.
A raccontare il progetto a fianco delle istituzioni biologi marini e anche due ragazzi della community under 35 che hanno partecipato a Sea Explorers, corso per guide marine con formazione online ed esperienze on sea.
Partita dall’Isola di Bergeggi, Area Marina Protetta in provincia di Savona a maggio, “Foresta Blu”, la nuova campagna di Coop per la tutela dei mari, dopo la tappa pugliese, giunge ora sulle coste dell’Isola d’Elba. Sopralluogo a largo della spiaggia elbana di Cavo per individuare le praterie di posidonia da monitorare e poi da riforestare nel 2025. Un progetto quello di Foresta Blu che si impegna nella salvaguardia della Posidonia Oceanica (saranno 300 metri quadrati riforestati a fine progetto, 5 praterie monitorate e 1 campo boa posizionato). Quella che sembra solo un’alga, in realtà è una pianta marina, endemica del mar Mediterraneo e dalle straordinarie potenzialità. Ogni metro quadrato di prateria può generare quotidianamente da 4 a 20 litri di ossigeno e rappresenta un habitat ideale per la biodiversità e un luogo eletto di riproduzione e nursery. La sua presenza aiuta lo stoccaggio sottoterra di anidride carbonica e le sue foglie sono dimora permanente per circa il 25% delle specie marine del Mediterraneo. Nonostante ciò, le praterie di posidonia sono in costante e progressiva regressione a causa dell’azione dell’uomo sia sulle spiagge (cementificazione e turismo) sia a largo (ancoraggi e pesca). Si stima che negli ultimi 50 anni la loro presenza nel nostro mare sia diminuita di oltre il 30% e la regressione stia proseguendo. Ecco perché nasce “Foresta Blu”, la campagna di Coop che prosegue così il suo impegno nella tutela dell’ambiente già dimostrato con “Un mare di idee nelle nostre acque”, la precedente campagna che nell’arco di un triennio ha permesso l’installazione di 46 Seabin (i cestini del mare) in grado di raccogliere rifiuti in decine di porti d’Italia. Dal 2023 membro della Water Defenders Alliance, alleanza tra imprese creata per generare un impatto concreto nella difesa delle acque, Coop rinnova la collaborazione con LifeGate e conferma il suo impegno per far tornare a respirare i nostri mari. A supportare le due realtà nella tappa tirrenica, così come negli esordi di Bergeggi, sub e biologi professionisti tra cui docenti ed esperti dell’ISSD, l’International School for Scientific Diving, associazione no profit e prima scuola italiana di formazione di ricercatori scientifici subacquei. Presenti nella tappa di Cavo anche due partecipanti alla community di attivisti under 35 di Coop, coinvolti in corsi ed esperienze in mare sulla biodiversità subacquea, che sulla riviera del Conero hanno messo in pratica quanto appreso durante le lezioni online realizzate nel corso del progetto Sea Explorers, costola di Foresta Blu.
“Difesa del mare e di un territorio tanto bello quanto delicato, ricerca scientifica, coinvolgimento delle istituzioni e dei giovani, intergenerazionalità, economia circolare. Per Unicoop Tirreno, presente sull’isola fin dagli anni ’50, oggi attiva nel tessuto economico e sociale elbano con 6 supermercati e 13.000 soci Coop, la campagna Foresta Blu concretizza i principi sanciti nella nostra Carta dei Valori che il prossimo anno compirà 80 anni. -spiega Matteo Dorelli, responsabile Politiche sociali e Relazioni esterne Unicoop Tirreno- Ringraziamo i soci che hanno contribuito al progetto acquistando le piantine di sanseviera e i dipendenti che hanno partecipato attivamente alla campagna. Foresta Blu ci vedrà coinvolti nei prossimi mesi con la realizzazione della prateria di posidonia: una garanzia del presidio nel tempo sul territorio da parte nostra e un impegno che evidenzia la visione di Coop sull’ambiente e sul coinvolgimento di enti pubblici, aziende e persone nella sua difesa”.
Praterie di Posidonia all’Elba nel 2025
Riforestare 100 metri quadrati di posidonia dopo un attento monitoraggio. Sarà questo l’obiettivo del passaggio conclusivo di Foresta Blu all’Isola d’Elba nel 2025. Un’attività realizzata nei pressi del Parco dell’Arcipelago Toscano; non a caso la tappa a Cavo ha visto la presenza del Presidente dell’Ente Parco Giampiero Sammuri, a fianco delle istituzioni locali capitanate da Marco Corsini, sindaco del comune di Rio Marina A supportare l’attività di Coop oltre al partner scientifico LifeGate, che in questa tappa mette a disposizione il biologo marino, sub professionista e divulgatore scientifico Emilio Mancuso Presidente di Verdeacqua, Stefano Acunto, Direttore ISSD. L’attività di Foresta Blu, si avvale infatti dell’innovativo protocollo di riforestazione ideato proprio da questa associazione. Una tecnica sostenibile che prevede l’installazione sul fondale di biostuoie costituite da reti di fibra di cocco per ripristinare porzioni di posidonieti degradati. Sopra a queste biostuoie vengono innestate talee di posidonia, recuperate tra quelle strappate dalle praterie naturali ad opera delle mareggiate o da attività antropiche, che verranno monitorate per i 24 mesi successivi per verificarne l’attecchimento. Sopra le praterie toscane sarà poi posizionato un campo boa in grado di garantire la protezione in superficie e scongiurare così ancoraggi troppo invasivi per il fondale marino.
Sea Explorers, a lezione di biodiversità marina
Presenti all’Isola d’Elba anche due partecipanti al progetto Sea Explorers, costola di Foresta Blu dedicata alla community di attivisti under 35 di Coop. Pensato per avvicinare i giovani al turismo marittimo eco-sostenibile, stimolare una riflessione sull’importanza dei mari ed in particolare del Mar Mediterraneo, offrire la possibilità di conoscere da vicino gli ecosistemi subacquei e soprattutto avere l’occasione di immergersi per osservare da vicino e finanche ripristinare una piccola parte della flora dei fondali italiani. Sea Explorers è la proposta 2024 di Coop in collaborazione con EIIS (European Institute of Innovation for Sustainability) educational company impegnata in formazione sull'innovazione per la sostenibilità in molti ambiti, per under 35. Un percorso in 4 step, composto da due cicli di lezioni online (pari a 85 ore di formazione), che si sono tenute tra aprile e maggio, esperienze in barca e poi snorkeling in area protetta per 100 ragazzi, realizzate a giugno. Al centro del progetto sensibilizzare sul tema della biodiversità marina sempre più a rischio, minacciata da inquinamento, ancoraggi selvaggi delle barche, sviluppo costiero incontrollato. Un percorso che si è concluso giovedì 12 settembre nelle acque anconetane di fronte al monte Conero, con 10 dei 400 ragazzi che inizialmente si sono iscritti ai corsi di formazione, ospiti della barca da regata Anywave, già partner di Coop nei progetti di sostenibilità ambientale degli ultimi quattro anni. Un’escursione al largo del monte Conero, per conoscere la biodiversità dell’Adriatico, poter fare un’esperienza su una barca da regata e al contempo mettere in pratica quanto imparato durante le ore di formazione e le precedenti escursioni on sea.
Le precedenti tappe di Foresta Blu
Partita a fine maggio a largo dell’Isola di Bergeggi, Area Marina Protetta in provincia di Savona, habitat preservato e ideale per l’attecchimento di nuove praterie, Foresta Blu ha subito realizzato la riforestazione di 200 metri quadrati di posidonie grazie alla collaborazione con l’Università di Genova e la professoressa Monica Montefalcone, e con il supporto tecnico dell’ISSD. Proseguito poi a luglio nel Mar Adriatico, dove il discorso è diverso perché la posidonia, per le sue particolari esigenze ecologiche, è presente solo a partire alle coste della Puglia e non si spinge più a nord delle isole Tremiti, qui si è intervenuto nell’area marina antistante le coste pugliesi. Con la collaborazione di un team di ricercatori dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, guidato da Giovanni Chimienti, ricercatore in Ecologia presso il Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente, e Andrea Tursi, dottorando di ricerca presso lo stesso Dipartimento, sono stati individuati nei mari di fronte Monopoli, Torre Guaceto e Savelletri, delle grandi praterie di posidonia minacciate dagli ancoraggi, da monitorare. È stato così riattivato il progetto di screening in essere fino ad alcuni anni fa e poi sospeso, ripartito da luglio 2024 grazie a Coop, per realizzare una attenta valutazione dello stato di regressione o conservazione di queste grandi praterie e in un secondo momento poterle tutelare. Ausilio immancabile della campagna sulle acque è poi Anywave, la barca da regata partner di Coop già in Barcolana, che nel 2024 amplia il proprio progetto di navigazione rispettosa degli ecosistemi. Dopo la figura del REco, il responsabile ecologico di bordo incaricato della programmazione sostenibile di cambusa e navigazione, da quest’anno porta in mare un innovativo kit anti sversamento. Adottato dalla Water Defenders Alliance e brevettato da un’azienda italiana, la dotazione di una serie speciale di spugne, idrofobe e oleofile, formulate in poliuretano espanso a celle aperte, permette la raccolta degli idrocarburi già a bordo, prevenendone lo sversamento in mare. Secondo dati di ISPRA, ogni anno finiscono circa 600.000 tonnellate di petrolio nel mar Mediterraneo. Un inquinamento chimico che causa problemi diretti sull’ecosistema e sull’ossigenazione dell’acqua. Per avere la misura del fenomeno basti pensare che un singolo litro di petrolio può inquinare un milione di litri di acqua. Da qui l’adozione del kit che utilizzato nei vari momenti, sia in navigazione sia in porto, permette di recuperare fino alla totalità degli idrocarburi assorbiti dalle spugne che compongono il kit.