In maschera e pinne alla scoperta dei nostri fondali.
I giovani partecipanti al progetto di formazione e sensibilizzazione raccontano le immersioni all’Isola d’Elba e al Conero, dove hanno osservato da vicino le praterie di posidonia e i loro abitanti. Appuntamento a settembre, quando 10 finalisti del corso ideato da Coop e con l'European Institute of Innovation for Sustainability veleggeranno sulla Anywave.
Noemi ha una laurea in biologia, ma una prateria di posidonia “vera” non l'aveva mai vista. Lo racconta emozionata, come se custodisse ancora dentro di sé la meraviglia di chi scopre per la prima volta un tesoro nascosto: «Quando una cosa la vedi sui libri e poi ti appare davanti, ti dà un’emozione fortissima - dice senza mai smettere di sorridere - Avevo studiato la storia di questa pianta del mare così preziosa, ma ammirarla in tutta la sua bellezza, con tutti quei pesci, è stata un’altra cosa». Noemi ha 29 anni, vive in provincia di Ancona, vicino al mare, è operatrice in un’oasi protetta e si occupa di ambiente non saprebbe dire nemmeno più da quanto tempo. Eppure, erano anni che non indossava maschera e pinne. Se è successo, spiega, è con la Coop: «Come socia di Coop Alleanza 3.0, sono consigliera di Zona nelle Marche e da anni componente di Coop Youth Experience, la community di under 35 che partecipano alle attività per l’ambiente. È così che sono venuta a sapere della possibilità di andare a esplorare i nostri fondali».
Ragazzi all’opera per salvare l’ambiente marino
A inizio giugno, all’Isola d’Elba, si è tenuta la prima immersione di Sea Explorers, il percorso gratuito di conoscenza, formazione e sensibilizzazione realizzato da Coop con l'European Institute of Innovation for Sustainability, aperto a giovani da tutta Italia, per avvicinarli al mare, mostrandone bellezze e fragilità. In 400 hanno partecipato alle sessioni teoriche, costruite con videolezioni e incontri online, e ne sono stati selezionati 100 per partecipare attivamente alla seconda fase del progetto. Divisi in due gruppi di 50, sono stati all'isola Elba e poi sulle coste del Conero, a fine giugno, per “incontrare” dal vivo la flora e la fauna marina. Fra loro, 10 parteciperanno all'ultima tappa di settembre, a bordo della barca a vela Anywave, per sperimentare ancora una volta in prima persona quanto appreso nel corso. Dopo l’estate, infatti, Sea Explorer si intreccerà con l’altro progetto Coop dedicato al mare, “Foresta Blu”, che prevede il monitoraggio e la piantumazione di centinaia di metri quadrati di praterie di posidonia oceanica nei nostri fondali, e che ciascuno può sostenere acquistando nei negozi Coop, fino al nove settembre, una piantina di Sansevieria. Se ne parlerà anche il 27 giugno al Caterraduno di Pesaro, l'appuntamento annuale organizzato dalla trasmissione di Radio 2 Caterpillar, dove Coop sarà presente come ogni anno e Noemi porterà la sua testimonianza.
Noemi: «La scintilla si è riaccesa»
Per la giovane socia Coop il percorso fatto finora è stato già un grande regalo: «Da bambina mio padre mi portava al mare al Conero, ci immergevamo a caccia di pesci e conchiglie, ma avevo dimenticato questa abitudine, andavo in spiaggia per un bagno e per prendere un po’ di sole. Essere qui è stato un po' come avere riacceso una scintilla, sono appassionata di animali e piante per “vocazione” ma nel mio percorso lavorativo mi occupo soprattutto di tutto ciò che è sulla terraferma, ho trascurato queste bellezze per troppo tempo. Non ero mai stata all’Elba, partecipare a queste iniziative mi ha dato la possibilità di vedere posti nuovi e bellissimi, come era giù successo con gli altri progetti Coop».
Germano: «Mi porto a casa un bagaglio di conoscenze e tante amicizie»
Anche per Germano, 26 anni, socio di Alleanza 3.0 e “cliente Coop in qualunque regione abbia vissuto” - sottolinea ridendo - il regalo più bello di questo corso è stato riavere la possibilità di ritrovare un “antico” amore. «A giugno l’acqua dell’Elba era fredda, e chi come me non aveva la muta ha sofferto. Ma è stato affascinante comunque, era la prima volta che ero in grado di riconoscere e identificare le decine di specie che vivono nelle praterie, un modo vastissimo». Ai tempi delle scuole superiori, racconta, la natura e le biodiversità lo appassionavano a tal punto da voler scegliere la facoltà di biologia: «La scelta è poi caduta su ingegneria ambientale, ma la tesi che sto preparando parla di temi molti vicini a quelli del corso Sea Explorer, e cioè le aree marine protette e la conservazione di alcune specie. Oggi mi porto a casa un bagaglio di conoscenze che non avrei acquisito, sulle specie animali e sulla fauna, sui comportamenti e sulla comunità. E anche un bel bagaglio di nuove amicizie». Ai partecipanti, racconta Germano, l'ultimo giorno è arrivato anche fatto un regalo “a sorpresa”: un brevetto di allievo snorkeling che Laura Pintore ha rilasciato a tutti in qualità di istruttrice di snorkeling, e che attesta che i ragazzi sono abitati secondo la tecnica SSI a praticare snorkeling in maniera sicura e rispettosa dell'ambiente.
Gianluca: «Una passione contagiosa»
Quando sentiamo al telefono, Gianluca, toscano di Firenze, che è stato selezionato per le immersioni al Conero fissate per fine giugno, non è ancora entrato nel vivo del percorso. Mancano infatti due ore alla partenza verso le Marche, mentre chiacchiera sta mettendo la muta in valigia. 27 anni, una laurea in economia a Firenze e un impiego nel settore vitivinicolo, Gianluca sembrerebbe tra i partecipanti quello con il profilo più atipico, specie guardando la foto del suo account Whatsapp, dove appare in una seriosa giacca, con cravatta. Nonostante le apparenze, però, il mare se li porta dentro, giacché da quando da bambino faceva corsi di vela a Viareggio, o più grandicello si immergeva o partecipava a gare di nuoto in mare. Partecipare a Sea Explorer, dice, è stato per lui un’occasione per rituffarsi nell’amata acqua salata, e non solo metaforicamente. «Di questo devo ringraziare mia madre - spiega ridendo - che prende parte a tutte le iniziative di Unicoop Firenze. La tessera socio, però, ce l’ho anche io, è con quella che mi sono iscritto». Ora si parte, dunque, non senza emozione. «Non so cosa mi aspetta, ma sono certo mi piacerà. Temevo di non essere all’altezza del corso, invece è stato chiaro e mi ha dato strumenti per capire il mare, appassionarmi, e soprattutto mi ha colpito la passione con cui le istruttrici ci parlavano del mare e dei suoi abitanti, si poteva quasi toccare». Una passione contagiosa, a giudicare dall'entusiasmo che è rimasto a questi tre ragazzi e alle decine di altri sea explorers che ora porteranno con sé un nuovo bagaglio, fatto di amore e conoscenza dell’ambiente marino.