Cornetti, trecce, fagottini e compagnia dolce della Peroni, che dagli anni Sessanta delizia la colazione dei romani. E dintorni.
Nel Lazio il nome Peroni è ormai da decenni sinonimo di una dolce colazione, prima al bar e poi anche a casa. «È dal 1960 che siamo presenti in questo campo sul mercato di Roma», esordisce Mauro Peroni, amministratore del marchio di famiglia. Un connubio duraturo con la pasticceria, prima fresca e poi anche confezionata, che va di pari passo con la storia familiare. Fin da quando all’inizio degli anni Sessanta, Domenico Peroni, il padre di Mauro, lavorava per una grande azienda dolciaria romana. «A un certo punto mio padre e poi con lui anche noi figli, 4 fratelli, ci siamo staccati in parte da quell’azienda, pur continuando sempre a collaborarvi – spiega Peroni –, finché questa non ha chiuso i battenti. Decidemmo allora di continuare da soli nell’attività dolciaria».
Come al bar
La presenza nel settore della preparazione di specialità dolciarie da parte della famiglia Peroni è andata avanti nel corso degli anni seguendo essenzialmente due strade. Da un lato continuando la produzione di biscotti e di pasticceria fresca destinata a rifornire di “dolcezze” i bar della Capitale, attività che tuttora avviene nello storico stabilimento di Ostia Antica. Dall’altro lato con l’avvio della produzione di brioches lievitate confezionate per la Grande Distribuzione organizzata in tutto il territorio nazionale.
A sfornare cornetti (disponibili in varie tipologie) e altri lievitati come, ad esempio, le trecce, i fagottini al cacao, i radeschi della Peroni, destinati alla Grande Distribuzione, è oggi l’azienda Gimal nello stabilimento di Fiano Romano (RM). Complessivamente vengono prodotte una quindicina di specialità dolciarie. In particolare, tra i cornetti si possono trovare quelli semplici – che l’azienda propone anche confezionati singolarmente per una maggiore praticità –, i cornetti integrali, i mini cornetti e anche i cornetti vegani che l’azienda è stata tra le prime a proporre.
Tradizione durevole
Ma, se da un lato, con l’incremento della produzione, c’è una continua e grande attenzione alla creazione di prodotti sempre nuovi, per soddisfare le esigenze delle persone, dall’altro, nella lavorazione ci si ispira ancora alle ricette, ai valori e al gusto della tradizione. «Usiamo ancora il lievito madre che ha 80 anni – precisa Peroni –. Anche le nostre ricette hanno all’incirca la stessa età: sono le stesse che seguiva mio padre, seppur migliorate e affinate negli anni, ma fondamentalmente sono rimaste sempre quelle». Stessa cosa si può dire per la lavorazione: «Per l’80% il nostro è ancora un lavoro artigianale, solo il resto è automatizzato », afferma Peroni. I clienti questo lo sanno, apprezzando da tanti anni le prelibatezze dolciarie Peroni per iniziare bene la giornata.
Segreto professionale
Lento procedimento d’impasto e i prodotti durano di più.
Guardare avanti ma con le radici ben salde nella tradizione. Oggi come ieri Peroni mette una grande cura nella scelta di ingredienti di prima qualità: dalla farina al burro, dalla margarina allo zucchero, utilizzando solo materie prime italiane. I prodotti a marchio Peroni si trovano nei negozi di Unicoop Tirreno del Lazio, confezionati in sacchetti trasparenti e si conservano per circa 4 mesi. Il segreto di questa lunga durata è da ricercare nel lungo procedimento d’impasto, che consente di utilizzare solo il minimo indispensabile di conservante. «Seguiamo un procedimento lungo – ci racconta Mauro Peroni –; il nostro impasto è simile a quello del panettone e questo ci permette di dare al prodotto una vita più lunga». Da scartare e gustare come fresco ogni mattina.