Olio, pasta, dolci, ma soprattutto i tipici vini dei Castelli Romani: questo e altro è l’Agricola Il Borgo
Olio e vino, pasta, pane, pinsa e dolci fatti in casa. E poi le api e le castagne: conoscere l’Agricola Il Borgo significa fare un vero e proprio tuffo nell’enogastronomia dei Castelli Romani ed immergersi nei suoi sapori autentici e genuini. Azienda di famiglia «La nostra azienda agricola è nata con mio padre Onesto negli anni Cinquanta. Oggi abbiamo 3 centri: Monte Due Torri a Genzano di Roma, Il Borgo e La Vista ad Ariccia, che sono al tempo stesso anche 3 agriturismi, con pernottamento e punto ristoro». Inizia a raccontarci così la storia di questa azienda, Edoardo Amici, che nel 1994 ha aperto il primo agriturismo, quello di Genzano, e oggi continua a dare una mano anche se ha lasciato il timone alla terza generazione della famiglia. È, infatti, il figlio Damiano a portarla avanti con l’aiuto del fratello Josè e della sorella Arianna. «Produciamo noi vino e olio che provengono dai nostri vigneti e oliveti», sottolinea Edoardo.
In quest’area, i terreni ben si prestano alla coltivazione dei vigneti. Non a caso gli antichi romani la scelsero per i loro primi insediamenti produttivi e vi portarono le piante di malvasia dalla Grecia. Proprio presso l’agriturismo Il Borgo si coltivano le uve e si trova la cantina dove avviene la raccolta, la vinificazione e l’imbottigliamento dei vini. «Coltiviamo anche il grano con cui facciamo la farina e quindi la pasta, il pane, la pizza e i dolci – prosegue Amici-. Prendiamo poi il latte dai produttori di zona e lo trasformiamo in formaggio, ricotta, mozzarella di bufala, stracciatella, burro. Così come i suini, macellati sempre in zona, con cui facciamo prosciutti, salami e lonze». Da qui la Capitale è vicinissima (solo 25 minuti in auto) e al tempo stesso ci troviamo a una quindicina di chilometri dalla costa laziale, in un territorio costellato di laghi, borghi, giardini, ville e palazzi, resti archeologici. E che ci accoglie a braccia aperte con le sue prelibatezze enogastronomiche.
Tradizione vinicola
I vini e i loro abbinamenti.
Dell’Agricola Il Borgo si trovano nei Supermercati Unicoop Tirreno di Lazio, Umbria e in alcuni toscani, 4 tipi di vino. 2 sono autoctoni, tipici della zona dei Castelli Romani: il Vermentino, un bianco sapido che in questo caso si abbina perfettamente al baccalà romano, e il Cesanese, un rosso che si associa benissimo con piatti della tradizione locale, come la pasta all’amatriciana, l’abbacchio a scottadito, le carni alla griglia e i formaggi invecchiati. Oltre ai 2 autoctoni, ce ne sono altri 2 prodotti da vitigni internazionali: lo Shiraz e il Petit Manseng. Alcuni sostengono che il vitigno Shiraz provenga da una città dell’antica Persia, un’altra storia vuole invece che sia stato un imperatore romano, di rientro dall’Egitto, a piantare nei pressi di Siracusa dei vitigni che portava con sé. È un vino rosso che ben si abbina con piatti più elaborati, in particolare con le carni rosse alla brace. Il Petit Manseng Monte Due Torri è, invece, un vitigno bianco originario di una regione della Francia dove si producono vini dolci. I suoi grappoli si contraddistinguono per gli acini piccoli, che risultano adatti alla produzione di vini morbidi. «Questo è un vino che si abbina bene con piatti non troppo elaborati – consiglia Edoardo Amici –: antipasti leggeri, zuppe, minestre, pesce o carni bianche».